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Che cosa è Il Digital Market Act E perché ne abbiamo bisogno

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Immagina un grande centro commerciale online, dove alcune poche grandi insegne decidono quali prodotti possiamo vedere, comprare o da quali dobbiamo stare lontani. Il Digital Market Act (DMA) agisce un po’ come un supervisore di questo vasto centro commerciale digitale. Il suo compito è assicurare che tutti, grandi o piccoli che siano, abbiano la possibilità di esporre i loro prodotti sulle stesse vetrine, seguendo regole giuste e trasparenti. Questa legge europea mira a creare un ambiente digitale dove le regole sono giuste per tutti, assicurando una competizione leale e opportunità uguali per aziende e consumatori.

Cos’è il Digital Market Act (DMA)

Cos’è il Digital Market Act (DMA)

Il Digital Market Act è una legge concepita per impedire alle grandi piattaforme online di abusare della loro posizione dominante, assicurando così che il mercato digitale rimanga aperto e competitivo.

Per capire in modo diretto il cuore del Digital Markets Act (DMA) che da oggi è pienamente operativo, possiamo riflettere su come funziona l’acquisto di un ebook. Fino a poco tempo fa, se avevi un e-reader di un particolare brand, eri quasi costretto a comprare i libri esclusivamente dalla libreria digitale legata a quel brand. Con l’introduzione del DMA, si prevede un cambiamento radicale. L’Unione Europea interviene per impedire che i giganti tecnologici limitino la libertà degli utenti di navigare al di fuori dei loro ecosistemi, compromettendo la libera scelta e la concorrenza. Questa iniziativa vuole abbattere i “muri digitali” che finora hanno diviso i servizi, offrendo agli utenti la libertà di scelta e dando alle aziende più piccole la possibilità di competere su basi più eque.

Un esempio lampante di questa politica è stata la sanzione multimiliardaria inflitta a Google dalla Commissione Europea per aver privilegiato il proprio servizio Google Shopping nei risultati di ricerca, danneggiando i concorrenti. Il DMA mira a evitare che si verifichino situazioni simili, mettendo nel mirino i colossi del tech come Google, Amazon e Apple, che dovranno rivedere le loro politiche per adeguarsi a un mercato digitale europeo più equo e aperto.

Contesto storico e necessità

In un mondo sempre più digitalizzato, poche aziende hanno finito per avere un controllo enorme su ciò che acquistiamo, vediamo e facciamo online. Questo ha sollevato preoccupazioni su come queste “grandi” piattaforme influenzino il mercato, spesso a scapito dell’innovazione e della scelta del consumatore. Proprio come in una città abbiamo bisogno di regole stradali, così nel vasto mondo digitale c’è il bisogno del DMA per garantire giustizia e opportunità per tutti.

Obiettivi del Digital Market Act

  • Promuovere la concorrenza equa: Il DMA vuole assicurarsi che nessuna azienda sia così grande da poter dettare le regole del gioco a proprio vantaggio, limitando le opportunità per le nuove o piccole imprese.
  • Proteggere i consumatori online: Vuole dare ai consumatori la libertà di scegliere, assicurandosi che non siano intrappolati in un unico ecosistema digitale senza possibilità di uscire.
  • Garantire la trasparenza delle piattaforme digitali: Le grandi piattaforme dovranno essere più aperte su come funzionano, su come vengono mostrati e promossi i prodotti o i servizi.

DMA in Azione: Esempi Per Capire Meglio

Il Digital Market Act (DMA) sta introducendo grandi novità per rendere più giusto il mondo digitale per tutti noi. Facciamo due esempi semplici per capire cosa cambia con questo nuovo regolamento:

Apple: Chi ha un iPhone o un iPad potrà ora scaricare app non solo dall’App Store di Apple, ma anche da altri negozi di applicazioni. Questo significa che potremmo trovare più facilmente app gratuite o a prezzi più bassi e avere più scelta su quale app usare. Inoltre, quando acquistiamo qualcosa dentro un’app, potremo scegliere modi diversi di pagare rispetto al sistema di pagamento di Apple. E infine, se non ci piace usare Safari, il browser internet di Apple, quando accendiamo per la prima volta il nostro dispositivo, possiamo sceglierne un altro che ci piace di più.

Google: Quando cerchiamo qualcosa su internet con Google, questo nuovo regolamento farà sì che vediamo più opzioni di risposta, non solo quelle offerte da Google. Ad esempio, se cerchiamo un posto dove mangiare o un servizio, potremmo vedere più scelte di ristoranti o di aziende, anche quelle meno conosciute, che prima forse non comparivano tra i primi risultati. Questo ci dà la possibilità di scoprire nuove cose e forse trovare offerte migliori o più adatte a quello che stiamo cercando.

In poche parole, il DMA vuole che abbiamo più opzioni davanti a noi, sia che stiamo scaricando un’app, comprando qualcosa online o semplicemente cercando informazioni su internet. Questo dovrebbe aiutarci a fare scelte migliori e a trovare più facilmente quello che ci serve o che ci piace di più.

Ambito di applicazione del DMA: Chi è coinvolto?

Non tutte le aziende digitali saranno sotto il microscopio del DMA, ma quelle considerate “gatekeeper“, cioè custodi del cancello, perché controllano l’accesso ai grandi mercati online. Per essere etichettata come “gatekeeper”, un’azienda deve soddisfare specifici criteri:

  1. Avere una posizione consolidata e duratura sul mercato, godendo di un potere quasi monopolistico.
  2. Essere un punto di accesso indispensabile che collega le altre imprese ai consumatori attraverso la sua piattaforma o servizi.
  3. Godere di una posizione che gli consente di stabilire regole, quasi come “legislatore privato”, per chi usa la sua piattaforma fungendo da intermediario indispensabile tra le imprese e i consumatori.
  4. Rispettare determinate soglie dimensionali, come un fatturato annuo all’interno dello Spazio Economico Europeo di almeno 7,5 miliardi di Euro negli ultimi tre anni.

In particolare, la Commissione ha designato sei aziende come gatekeeper soggetti al DMA: Alphabet (società madre di Google), Amazon, Apple, ByteDance (azienda proprietaria di TikTok), Meta e Microsoft. Queste aziende forniscono una serie di servizi digitali fondamentali e sono soggette a regole specifiche per garantire la concorrenza equa e la trasparenza nel mercato digitale.

Gatekeeper del digitale
Gatekeeper del digitale

I Tempi per adeguarsi alla normativa

Le aziende coinvolte dovranno conformarsi alle regole imposte entro il 7 marzo 2024.

Principali disposizioni e regole del DMA

  • Divieto di pratiche commerciali ingiuste: Ad esempio, non è più consentito a un’app store privilegiare le proprie app rispetto a quelle dei concorrenti.
  • Obblighi per i gatekeeper: Dovranno garantire che le aziende e i consumatori abbiano più scelte su come accedere ai servizi e ai prodotti online.
  • Misure per la promozione dell’innovazione e dell’apertura del mercato: Incoraggiare un ambiente digitale più aperto, dove nuove idee e imprese possano fiorire.

Implicazioni del DMA per I Colossi Del Digitale e benefici attesi

Le grandi aziende del digitale saranno chiamate a seguire regole più rigide, cambiando alcune delle loro abitudini commerciali e assicurarsi che le loro operazioni siano in linea con le nuove normative.

Il Digital Markets Act (DMA) stabilisce severe sanzioni per chi non rispetta le sue regole, incluse restrizioni su acquisizioni da parte dei gatekeeper per proteggere il mercato, l’adozione di misure correttive da parte della Commissione Europea per violazioni, e sanzioni amministrative per le imprese digitali inadempienti.

Criticità e dibattito sul Digital Market Act

Il Digital Market Act (DMA) ha sollevato varie preoccupazioni e scatenato dibattiti intensi.

Mentre alcuni temono che possa limitare l’innovazione o risultare troppo complicato da implementare, altri esprimono preoccupazioni riguardo alla possibile erosione della libertà digitale, temendo che possa imporre restrizioni eccessive sull’uso delle tecnologie e sulla libertà di azione online.

Una critica frequente riguarda il rischio che il DMA possa alterare l’equilibrio del mercato digitale, privilegiando certe imprese rispetto ad altre e compromettendo la competitività generale. In particolare, le grandi piattaforme tecnologiche, identificate come “gatekeeper” dal DMA, potrebbero trovarsi a dover rispettare normative particolarmente severe, influenzando il loro modo di operare e di fornire servizi online.

Questo solleva questioni sulle reali implicazioni di tali regolamentazioni e sul loro effetto sull’ecosistema digitale europeo.

Confronto con altre iniziative globali e prossimi passi

Il DMA non è unico; simili iniziative sono state intraprese in altre parti del mondo. Ogni regione ha le sue sfide e soluzioni, ma l’obiettivo comune è quello di garantire un ambiente digitale giusto e aperto.

Conclusioni: Cosa ci riserva il futuro?

Il Digital Market Act è un passo coraggioso verso la riformazione del paesaggio digitale. Mentre ci muoviamo verso l’implementazione e l’adattamento, una cosa è chiara: il futuro digitale dell’Europa mira ad essere più equo, aperto e innovativo. Con il DMA, possiamo aspettarci un mercato digitale dove la concorrenza è viva e tutti hanno una possibilità di successo.

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